mercoledì 16 novembre 2011

riflessioni religiose

Il buddismo può essere la religione comune ad ogni religione, incluso l’ateismo, il loro comun denominatore spirituale ateologico, come sostiene il Dalai Lama, od esserne la negazione ateistica alla luce di una spiritualità di natura eminentemente razionale, fondata, nella stessa apertura del cuore, sulla stessa negazione razionale della validità ultima della conoscenza intellettuale

Non esiste la sola mistica della trascendenza del mondo convenzionale della ragione e dei sensi, – fondata sulla stessa negazione razionale della validità ultima della conoscenza intellettuale - esiste anche la mistica della pienezza vitale, che mediante il cuore e la ragione dello spirito, cerca Dio al cuore del mondo e della realtà più tragica, in cui il proprio io muore a se stesso nel suo agire per gli altri, si veda ad esempio già Bonhoeffer, lo stesso Antony De Mello in Il Messaggio ed. italiana pg. 196 -9, Panikkar, attualmente Antonietta Potente.


Per il Dialogo con Enzo Bianchi su "Che cosa sperare"

Io spero di salvarmi perdendomi per amore, e che ciò avvenga perché Dio in noi è Amore e lo è in quanto Spirito, e non solo Logos. Spero pertanto che in quanto siamo spirito partecipe del Suo, anche noi possiamo essere e ritrovarci nella sua vita eterna, non solo in quanto siamo una mente razionale/intellettiva, ma nella creatività dell'immaginazione memore e dei nostri affetti più cari, insieme a tutti coloro, anche i nostri animali, che abbiamo amato di vero amore. Come spero che questa sia la salvezza concessa a tutti, nell'adempimento del compito di umanizzare gli uomini, così umanizzando noi stessi, che è iscritto nel cuore di ognuno di noi

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